Una dimora senza tempo
Il Castello di Castiglionchio, è un complesso fortificato molto antico, con notizie certe almeno dal Duecento quando appartenne ai Ricasoli.
Da questo castelletto prese il casato il nobile giureconsulto Lapo da Castiglionchio dei signori da Quona e da Volognano, l'amico del Petrarca, il compagno di Cino da Pistoja fra i dottori dello studio fiorentino, l'ambasciatore, il savio e il consultore della Repubblica fiorentina, l'avvocato concistoriale della corte di Roma, dove morì appena fatto senatore.
Fu trasformato in villa. Nel 1480 appartenne ad Alberto di Averaldo di Castellonchio, che nelle dichiarazioni catastali dell'epoca lo indicò come "torre con casolare ed oratorio; non si abita al presente e a ragione dei terremoti che l'hanno tutta fessa".
Il castello vero e proprio è circondato da una piccola cinta muraria, che include anche la chiesetta e un terreno che un tempo era coltivato come hortus conclusus, nonché la torre in pietra, nucleo più antico del complesso. Vi si aprono due porte castellane.
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